Laboratori di Terapeutica Artistica presso la
scuola di Pho Cap
Un filo sottile, un’energia comune, hanno creato una sinergia straordinaria fra persone lontane, accomunate dalla comune passione per l’arte.
Sul filo dell’immaginazione abbiamo lavorato intorno ad un’idea che man mano ha tessuto un progetto laboratoriale, partendo dalla simbologia che del filo, in quanto legame, materia di tessitura, elemento strutturante di trama e ordito, nonché immagine della nostra stessa esistenza.
Con il filo possiamo creare opere attraverso il silenzioso dialogo delle mani che annodano, intrecciano, ricamano e, a poco a poco, costruiscono un nuovo tessuto corale, immagine di emozioni condivise, pelle relazionale, nella quale ogni partecipante si rispecchia: destini comuni intrecciati in un abbraccio.
Sul filo dell’immaginazione abbiamo lavorato intorno ad un’idea che man mano ha tessuto un progetto laboratoriale, partendo dalla simbologia che del filo, in quanto legame, materia di tessitura, elemento strutturante di trama e ordito, nonché immagine della nostra stessa esistenza.
Con il filo possiamo creare opere attraverso il silenzioso dialogo delle mani che annodano, intrecciano, ricamano e, a poco a poco, costruiscono un nuovo tessuto corale, immagine di emozioni condivise, pelle relazionale, nella quale ogni partecipante si rispecchia: destini comuni intrecciati in un abbraccio.
SUL FILO DELLE EMOZIONI CONDIVISE
APPROFONDIMENTI
Il laboratorio
Un laboratorio aperto e fruibile a tutti i bambini, ragazzi ed insegnanti della scuola, modellato nelle tempistiche e sui ritmi delle persone che la abitano, dove trovare, in un’esperienza creativa unica, nuove risorse e liberare potenzialità assopite. Il contesto terapeutico è nel fare insieme, nel trovare un ritmo e un respiro comune a tutto il gruppo.
Con fili di diverso spessore e colore possiamo “dipingere” trame segniche su grandi formati, intrecciare reti e tessuti semitrasparenti, ricamare delicati paesaggi dell’anima, giocando poi con luci e ombre restituite dall’attraversamento della luce. Possiamo immaginare racconti, dialogando attraverso il linguaggio dell’arte, dell’immagine, che non ha bisogno di traduzioni, d’interpreti, ma accomuna popoli distanti.
Ogni fase laboratoriale, grazie alla documentazione video e fotografica, costituirà la trama di un grande racconto, intessuto di emozioni condivise e restituito nel video d’arte e nelle opere finali che rappresenteranno in una mostra conclusiva, un’ulteriore occasione per intrecciare altre relazioni ed esperienze con un pubblico più vasto.
Con fili di diverso spessore e colore possiamo “dipingere” trame segniche su grandi formati, intrecciare reti e tessuti semitrasparenti, ricamare delicati paesaggi dell’anima, giocando poi con luci e ombre restituite dall’attraversamento della luce. Possiamo immaginare racconti, dialogando attraverso il linguaggio dell’arte, dell’immagine, che non ha bisogno di traduzioni, d’interpreti, ma accomuna popoli distanti.
Ogni fase laboratoriale, grazie alla documentazione video e fotografica, costituirà la trama di un grande racconto, intessuto di emozioni condivise e restituito nel video d’arte e nelle opere finali che rappresenteranno in una mostra conclusiva, un’ulteriore occasione per intrecciare altre relazioni ed esperienze con un pubblico più vasto.
Davide Pala - Educatore e artista terapista
Studente tirocinante del Biennio di secondo livello
Teoria e Pratica della Terapeutica Artistica
Studente tirocinante del Biennio di secondo livello
Teoria e Pratica della Terapeutica Artistica
Si laurea nel 2010 presso la facoltà di Lettere e Filosofia di
Sassari in Scienze dell'Educazione e della Formazione, con tesi di ricerca in Psicologia.
Dal 2011 ad oggi ha operato a Milano come artista terapista in diverse strutture quali l'Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli, Cascina Rossago, CPA di Sesto San Giovanni Azienda Ospedaliera di Vimercate e Ala Milano Onlus.
Dal 2011 ad oggi ha operato a Milano come artista terapista in diverse strutture quali l'Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli, Cascina Rossago, CPA di Sesto San Giovanni Azienda Ospedaliera di Vimercate e Ala Milano Onlus.
Chiara Amendola - Studente tirocinante
Biennio di secondo livello
Teoria e Pratica della Terapeutica Artistica
Biennio di secondo livello
Teoria e Pratica della Terapeutica Artistica
Chiara Amendola nasce a Milano. Laureata in Arte e Comunicazione multimediale si specializza nel 2008 in Terapeutica dell’Arte. Lavora per diversi anni come coordinatrice di attività artistiche nell’ambito della disabilità e del sostegno scolastico prediligendo l’utilizzo delle nuove tecnologie quali la fotografia digitale, il video, la computer grafica e il computer game.
Per alcuni anni lavora e vive a Berlino dove collabora con alcune realtà nell’ambito della terapeutica artistica e dell’educazione bilingue. Attualmente, attraverso INTERMEDIALAB organizza e promuove progetti legati all’utilizzo creativo e critico dei nuovi media all’interno di scuole, ospedali e workshop presso associazioni e centri culturali. Propone progetti per la partecipazione a bandi dell’Unione Europea e conduce il progetto LYS.LUCE, tesi di ricerca specialistica al biennio di Teoria e Pratica della Terapeutica Artistica all’Accademia di belle arti di Brera di Milano. Con la sua ricerca pratica e teorica ha presenziato a diversi festival internazionali di arte elettronica.
www.chiaraamendola.netPer alcuni anni lavora e vive a Berlino dove collabora con alcune realtà nell’ambito della terapeutica artistica e dell’educazione bilingue. Attualmente, attraverso INTERMEDIALAB organizza e promuove progetti legati all’utilizzo creativo e critico dei nuovi media all’interno di scuole, ospedali e workshop presso associazioni e centri culturali. Propone progetti per la partecipazione a bandi dell’Unione Europea e conduce il progetto LYS.LUCE, tesi di ricerca specialistica al biennio di Teoria e Pratica della Terapeutica Artistica all’Accademia di belle arti di Brera di Milano. Con la sua ricerca pratica e teorica ha presenziato a diversi festival internazionali di arte elettronica.